Vegani contronatura. E il bidet, allora?
- Fabio Zaccaria
- 14 feb 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Continuo la mia rassegna delle più comuni e spesso bislacche critiche allo stile di vita vegano. Uno dei più fortunati tormentoni riguarda la natura. L’uomo, che ve lo dico affà, è per sua natura onnivoro, e andare contro natura è sempre una pazzia.

Allora, mettiamola così: sulla presunta distinzione fra natura e cultura non mi ci metto neanche; c’è chi l’ha già fatto con più competenza di quanta io potrò mai avere . Quindi facciamo finta di prendere per buona l’ipotesi: l’uomo per sua natura deve mangiare carne. Perfetto. Sono con voi. Però, per sua natura, l’uomo nasce anche nudo: condizione piacevole al mare in Croazia, ma francamente un po' meno se stiamo andando al lavoro in metropolitana: nudi, coi mocassini e la ventiquattrore in mano.
Poi, sempre per restare in tema natura: forse voi non ci avete fatto caso, ma io di sicuro non ho mai visto un albero di bidet, una pianta di spazzolini da denti e neanche un campo di canottiere con la lana fuori e il cotone sulla pelle. In natura, per quella che è la mia esperienza, non ci sono neppure i rasoi per accorciarsi i peli del naso, e questa mi pare una vera sciagura.
In natura mangeremmo topi e insetti crudi, e non costolette di agnello alla scottadito, perché la cucina, ricordiamolo, è patrimonio culturale immateriale dell'umanità, e non natura.
In natura non faremmo l’albero di Natale, non ci taglieremmo le unghie dei piedi e non avremmo i film con Barbra Streisand. Siete pronti a un mondo del genere? Io, francamente, no: così mi tengo stretto il mio tofu e la mia convinzione che lo stato di natura, ammesso che esista (e non lo credo), sia comunque ampiamente sopravvalutato.
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